Ti sei mai chiesto perché, a volte, ti capita di dimenticare subito le parole che impari? Questo succede perché il tuo metodo di apprendimento si focalizza sulla memoria a breve termine, e non sull’archiviazione delle informazioni nella memoria a lungo termine. Un trucco per aiutare il tuo cervello a memorizzare a lungo termine è la ripetizione dilazionata.

Immagina di aver imparato una nuova parola. Invece di ripeterla 10 volte di seguito, è molto più efficace ripassarla una volta oggi, poi di nuovo tra due giorni, e poi ancora tra una settimana. Questo metodo obbliga il cervello a recuperare l'informazione, rafforzando il collegamento neurale.

In tal modo, se alterni l’uso dei nostri giochini, e riattivi lessico in ambiti semantici affini a distanza di giorni, aiuterai il tuo cervello a memorizzare il lessico in un’ottica di lungo periodo!

Collegamenti è un gioco in cui si devono trovare 4 gruppi di 4 parole l’uno che condividono una relazione linguistica, semantica o culturale.

Non c’è un tempo massimo per completare il gioco ma ci sono 5 vite a disposizione. Se si fanno 5 errori, la partita è finita, vengono rivelati i 4 gruppi e la tipologia di relazione che li accomuna.

Strategia: procedere per esclusione

Quando giochi a Collegamenti, è sicuramente possibile trovare parole nuove o dimenticate.

Quindi, parti sempre dalle parole conosciute e crea i primi gruppi a partire da queste. Solo successivamente, quando hai già completato tutti i gruppi possibili con le parole conosciute, concentrati sulle altre parole, meno familiari, nuove o dimenticate.

Procedi per esclusione e, senza il supporto di un traduttore, ricostruisci i restanti gruppi. Non usare il traduttore ti aiuta a creare ipotesi da testare sulle parole meno familiari, nuove o dimenticate e, quindi, in ultimo, favorisce le associazioni e la memorizzazione a lungo termine.

In bocca al lupo e buone partite!

Il mio cane, un pastore tedesco di nome Leo, mi aspettava con il collare in bocca. Era chiaro che voleva andare a fare due passi. "Andiamo un po' a spasso" - gli ho detto, prendendo il suo guinzaglio.

Abbiamo imboccato il vecchio sentiero che porta al bosco. Leo correva avanti e indietro, felice come non mai. All'improvviso si è però fermato e ha alzato una zampa, indicando qualcosa tra i cespugli.
Così, mi sono avvicinato, ho visto un piccolo scoiattolo ferito che stava attraversando il nostro cammino e l'ho aiutato a spostarsi in un posto sicuro. In quel momento, Leo mi ha leccato la mano, come per dire: "Bravo!". Poi abbiamo continuato la nostra passeggiata, felici di aver fatto una buona azione.

*Questa è una storia creata con le parole del gioco “Scalinata” di sabato 09 agosto.

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Buon divertimento e non mollate!